arcamagna
archivio
arcamagna2

Antiquae litterae: un passato per il futuro

Antiquae litterae: un passato per il futuro” è un progetto Pon del Liceo Statale “Vittorio Emanuele III” di Patti, rivolto agli studenti del III° e IV° anno degli indirizzi Scientifico e Linguistico.

Prevede un corso di studio del ricco patrimonio cartaceo conservato negli archivi storici ecclesiastici (Capitolare e Diocesano) della Diocesi di Patti e si prefigge lo scopo di far conoscere agli studenti la storia della Chiesa pattese e della città di Patti attraverso gli scritti presenti, in buona parte in lingua latina o nel volgare del tempo.

Infatti, alla ritrovata memoria storica, dalla quale emerge, oltre alla ricostruzione identitaria locale, l’importanza del territorio di Patti, si aggiungono anche finalità propriamente didattiche, quali un laboratorio pratico- applicativo per gli aspetti linguistici di traduzione dal latino e dal volgare e la possibilità di sviluppare competenze specifiche in ambito archivistico e bibliotecario da sfruttare nella scelta universitaria (scienze archivistiche e librarie) e lavorativa.
Infatti, l’Archivio storico diocesano della curia vescovile di Patti raccoglie documenti manoscritti a partire dal 1505, divisi in sette fondi e in particolare sono presenti:
1) Atti e decreti Vescovili. Decreti reali inviati al vescovo e decreti vescovili, bolle di giubilei, editti, circolari, bolle vescovili di nomine, facoltà per la erezione di oratori privati, licenze e facoltà diverse, atti delle visite pastorali, copie delle ‘Relazioni ad limina’ dei vescovi di Patti e di quelli di Messina, di Cefalù e di Nicosia per la parte che riguarda i Comuni prima appartenenti a quelle diocesi. La datazione del documento più antico è 1548;
2) Amministrazione. Documenti relativi all’amministrazione della Mensa vescovile, della Mensa Capitolare, della chiesa Cattedrale, delle chiese della diocesi, delle Confraternite, Abbazie, Monasteri di donne e Conventi, lo stato del clero e della diocesi;
3) Magna Corte Vescovile. Il fondo è costituito da memoriali e suppliche, processi civili e penali. Il vescovo, infatti, aveva la facoltà di trattare le cause civili e criminali dei sacerdoti (cosiddetto ‘foro ecclesiastico’) e, per speciale privilegio reale, quelle dei suoi commensali, dei familiari, dei servitori e di tutti coloro che a lui erano soggetti per la sua carica di castellano, nonostante il castello fosse regio e da lui tenuto in nome del Re; inoltre, aveva anche competenza nelle cause riguardanti trasgressioni ai sacri canoni (usura, decime, matrimoni ecc.; cosiddette ‘cause miste’). Nelle terre in cui aveva giurisdizione temporale (Gioiosa Guardia, Librizzi, S. Salvatore) creava ogni anno gli ufficiali: capitano, giudice, secreto, mastro notaro ed uno dei giurati e giudicava tutte le cause in prima e in seconda istanza. La datazione del documento più antico è 1523;
4) Cancelleria Vescovile. Il fondo raccoglie atti notarili, atti del Tribunale ecclesiastico, legati, registri e protocolli, transunti, stati liberi matrimoniali, dispense matrimoniali, feste religiose. La datazione del documento più antico è 1505;
5) Clero. Ci sono atti di ordinazioni di sacerdoti militari, di processi e censure ecclesiastiche, di risoluzioni di casi morali, di secolarizzazioni e vestizioni di monaci. La datazione del documento più antico è 1558;
6) Corrispondenza. È raccolta la corrispondenza dei diocesani col Vescovo o con la sua Curia, distinta per paesi di provenienza, e la corrispondenza da fuori diocesi;
7) Miscellanea. Ci sono atti provenienti da alcuni archivi parrocchiali, raccolta di stampe, di giornali, di riviste, bollettini ufficiali, rescritti pontifici, pergamene, lettere pastorali e altri documenti che non trovano specifica collocazione.

Il materiale documentale conservato nell’Archivio Capitolare consta di :
1) Pergamene n° 587. Ognuna di esse (anche quelle già cucite nei volumi) è conservata in una propria custodia di cartone. La loro datazione va dal 1094 al 1874.
2) Fondo D’Amico: volumi n° 40, più i due tomi del Libro Maestro e più altri due tomi rilegati in pergamena contenenti le carte di una lite.
3) Materiale vario (Visite pastorali, Atti di Curia, liti ecc.) raccolto in n° 48 volumi o assemblato in raccoglitori di carte sciolte. La sua datazione si estende dal XVI al XX secolo.
4) Molto altro materiale (Registri di tipo amministrativo, Registri di verbali e carte varie) è stato recentemente assemblato in un armadio e attende di essere distintamente identificato e catalogato. La sua datazione va dal XVII al XX secolo.
Vista la ricchezza del patrimonio documentale presente, preventivamente sono stati selezionati documenti più adatti ad un percorso sincronico e diacronico adeguato alle competenze linguistiche maturate dagli studenti, secondo obiettivi e finalità esplicitati nel presente modulo.

Un percorso turistico, religioso, culturale

Il Pon “Antiquae litterae” é iniziato giorno 8 Maggio 2019 e terminato giorno 5 giugno 2019. Ha avuto una durata complessiva di 30 ore, suddivise in 8 incontri.

Al Pon hanno preso parte 19 alunni delle classi III, della sezione scientifica e linguistica, e IV della sezione linguistica del liceo “V. Emanuele III”.

Durante il primo incontro, i ragazzi, accompagnati dal Sac. Prof. Gullotti Scalisi Basilio, hanno visitato l’archivio Diocesano, in particolare la sala dell’Arca Magna, dove hanno potuto vedere e consultare alcune delle pergamene più antiche di tutta la Diocesi di Patti.

Inoltre hanno anche visitato la vicina Cattedrale dedicata a San Bartolomeo ed il Museo Diocesano.

Nell’incontro successivo, che si è tenuto nella sede del liceo classico, in Via Trieste, sempre guidati dal Sac. Prof. Gullotti Scalisi Basilio, i ragazzi hanno analizzato e trascritto alcuni dei documenti dell’Arca Magna, in particolare una preziosa pergamena, datata 1108, che attesta la donazione delle decime dei Giudei di Termini Imerese alla chiesa di San Bartolomeo da parte della reggente Adelaide.

Nei successivi incontri (11 e 18 Maggio 2019) la Prof.ssa Santagati Elena, docente di Storia Greca presso l’Università degli studi di Messina, dipartimento di Civiltà antiche e moderne, ha fornito agli alunni essenziali nozioni di Paleografia e Diplomatica, propedeutiche allo studio e alla trascrizione di testi esemplificativi delle diverse tipologie di scrittura (capitale elegante, capitale rustica, capitale corsiva, onciale, semionciale, maiuscola insulare, precarolina e carolina del IX secolo). Alla fine della seconda lezione con la Prof.ssa Santagati, è stato svolto dagli alunni un test intermedio di valutazione, per valutare le competenze acquisite in merito ai diversi tipi di scrittura e ai materiali scrittori.

Negli ultimi quattro incontri (21,25,27 e 30 Maggio 2019), con la guida dell’esperto Sig. Pantaleo Domenico, i ragazzi si sono dedicati all’assemblaggio del materiale fotografico e dei contenuti testuali, alla realizzazione di una pagina web e alla pubblicazione degli elaborati prodotti.

Per tutto il Pon lezioni teoriche di carattere generale si sono alternate a visite guidate e momenti laboratoriali.

La Prof.ssa Molica Franco Antonella, in qualità di tutor è stata presente a tutti gli incontri del P.O.N.

Facebook
Facebook