COMPRENSORIO DEI NEBRODI
Montalbano
E’ una piccola cittadina molto famosa per la produzione di formaggi e per il commercio delle nocciole.
A Montalbano vi sono diverse aziende che lavorano le nocciole producendo diversi prodotti: da condimenti alle nocciole a creme raffinatissime da gustare. Per quanto riguarda la lavorazione delle nocciole tutte le strutture sono dotate di un ambiente di sporco dove vengono conservati i sacchi di nocciole.
Il primo procedimento prevede la pulizia delle nocciole attraverso una macchina sgusciatrice, la quale riesce a togliere parzialmente il guscio. Questo lavoro viene eseguito con quattro scatole delle quali due raccolgono le bucce, una le nocciole sgusciate e una le nocciole non completamente pulite.
Il secondo passaggio prevede la completa pulizia delle nocciole manualmente versandole in un contenitore e separando i restanti gusci dalle nocciole. Il tempo di questo lavoro è di circa un’ora. A questo punto si hanno delle nocciole crude che si possono conservare in dei sacchetti e venderle. Se invece si vogliono produrre delle creme o altri condimenti bisogna procedere a tostare le nocciole distribuendole su delle teglie sino a formare uno strato uniforme e cuocerle nei forni di tostatura a 250° per 15 minuti. Una volta uscite dal forno le nocciole vengono controllate se sono buone o sono state attaccate dalla cimice. In seguito vengono fatte raffreddare completamente per evitare che si rovinino, si procede alla spelacchiatura per eliminare eventuali residui di guscio e si mettono sottovuoto per non farle attaccare dagli insetti. Per realizzare il sottovuoto si utilizza una macchina la quale, una volta inserito il sacchetto all’interno, aspira l’aria. Per creare invece la granella si inseriscono le nocciole all’interno di un macchinario chiamato cutter dentro il quale le nocciole vengono macinate e passate al setaccio per separare la granella dalla polvere di nocciole. Per ottenere invece la pasta di nocciole si continua a macinare le nocciole fino a farle diventare una pasta cremosa grazie all’olio che contengono. Per passare dalla pasta di nocciole alla crema di nocciole si lavora la pasta con zucchero di canna, latte e farina di carruba. Il prodotto realizzato si inserisce con un imbuto in un contenitore di vetro sterilizzato e si inserisce in forno a 180° per realizzare la pastorizzazione. Infine, se si vuole, si possono anche produrre dei biscotti.
Sinagra
Sinagra è un piccolo centro medievale, in provincia di Messina, sulle sponde del torrente Naso, dove frammenti di storia millenaria convivono, in un contrasto gradevole, con l’inevitabile modernità. Ricca del verde intenso dei Monti Nebrodi e contornata dallo scrosciare di acque cristalline, per le sue peculiarità naturalistiche Sinagra si è conquistata l’appellativo di “Perla dei Nebrodi”.
La Cittadina è molto famosa a livello enogastronomico per le varie sagre come quella delle patate e per i percorsi alla scoperta dei frutti, uno di questi le fragole a cui è dedicata anche una passeggiata. Nei muri delle abitazioni del paese vi sono anche dei cuori realizzati dai costruttori per far capire che in quella casa vi abitava una coppia sposata.
Itinerario riferito a persone interessate al settore enogastronomico.
– Visita presso l’oleificio dei fratelli Bontempo.
– Visita presso il centro volontariato.
– percorso incentrato sulla visita delle fontane presenti nel paese.
– Ore 13:00 partecipazione alla sagra delle Patate.
• Feste tipiche
Storia della festa delle patate:
A Festa di Patati, consueta Festa delle patate a Sinagra Contrada Baronia domenica 24 giugno 2018. La manifestazione, che vuole ricordare la festa che a Za’ Cuncetta, proprietaria di un piccolo appezzamento di terreno, organizzava dopo il raccolto delle patate fino agli anni 60, viene organizzata annualmente dall’Associazione Turistica Pro Loco di Sinagra e coinvolge anche i Comuni di Sinagra, Ficarra e Sant’Angelo di Brolo e le rispettive Pro Loco.
In contrada Baronia, un esteso pianoro a circa 800 metri di altitudine, nel comune di Sinagra, ma quasi al confine con S.Angelo di Brolo e con Ficarra, agli inizi del ‘900 pare si coltivassero ottime patate di montagna fino ad alcuni anni dopo la II Guerra Mondiale. La proprietaria, una certa Za’ Cuncetta, donna vulcanica dalle idee innovative, organizzava a conclusione della raccolta di giugno, una grande festa di ringraziamento, con cerimonia religiosa e pranzo a base di patate, coronato da dolci caserecci. La festa durava fino a tarda sera con canti e balli, eventi con cui le società contadine hanno da sempre celebrato il buon fine delle loro attività.
San Marco d’Alunzio
San Marco d’Alunzio è un comune italiano della città metropolitana di Messina in Sicilia. Fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. E’ un comune del Parco dei Nebrodi.
Prodotti tipici.
Formaggi. Durante l’escursione ci hanno spiegato e illustrato la produzione dei vari formaggi. Tutto ha inizio nel momento in cui il produttore va a rifornirsi del latte presso il contadino.
Il lavoro continua nel caseificio, dove il latte viene filtrato all’ interno di un pentolone per essere successivamente pastorizzato.
Questo avviene portando il latte ad una temperatura di 30°/35°. Quando il latte avrà raggiunto la temperatura desiderata viene aggiunto il caglio.
Il caglio è quella sostanza di origine naturale che permette di ottenere dal latte la cagliata ed infine il formaggio, fresco o stagionato. Il liquido che residua dalla coagulazione delle proteine prende il nome di siero, il quale può costituire un valido rimedio per la regolarità intestinale. Dopo aver aggiunto il caglio, portare il composto ad una temperatura che varia dai 38° ai 60° per tempi variabili da 15 a 90 minuti. A questo punto si procede rompendo la cagliata con un attrezzo adatto e aggiungendo dell’acqua calda per unire al meglio i vari frammenti di cagliata. La cagliata viene estratta dal siero e riposta in stampi o fascere di forma e dimensioni tipiche del formaggio da produrre. Prosegue lo spurgo dal siero, che può essere facilitato dalla pressatura che conferisce inoltre al formaggio la compattezza e la forma propria. Proseguendo la cottura si può ottenere la ricotta.